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Il Lions Club di Assisi e “L’affascinante storia di un capolavoro la CAPPELLA SISTINA”

Il Lions Club di Assisi, proseguento il percorso gia intrapreso un anno fa con il meeting sulla “Basilica di S. Pietro e i Giubilei”, anche quest’anno ha voluto raccontare un’altro momento dell’affascinante storia della Basilica romana infatti, sempre assieme allo storico Prof. Alessandro Conforti amico del club, si è voluto declinare “l’affascinante storia di un capolavoro la CAPPELLA SISTINA” . Il Prof. Conforti ha saputo intrattenere i tanti soci e amici del Club  Assisano con storie affascinanti ed immagini suggestive sui vari momenti che hanno visto la realizzazione del cappella dedicata a Maria Assunta in cielo, nonchè principale cappella del palazzo Apostolico. Una serata quella di sabato 7 ottobre, tenutasi presso la sala Norsa del Sacro Convento di San Francesco, che ha visto il susseguirsi di grandi artisti Italiani: Perugino, Botticelli, Pinturicchio, Ghirlandaio, Cosimo Rosselli, Piero di Cosimo, Luca Signorelli, Matteo Da Lecce, che affrescarono le pareti laterali della Cappella Sistina e, ovviamente, Michelangelo che nel 1508 venne chiamato da Papa Giulio II per conferirgli l’incarico di affrescare la volta della stessa cappella. L’accettazione dell’incarico da parte di Michelangelo fu preceduta da un rifiuto, per il timore di non aver la “giusta fede” per interpretare la volonta del Papa, tuttavia la sfida di affrescare un luogo così unico era cosi forte che andava affrontata. Ci vollero più di quattro anni perché Michelangelo portasse a termine i lavori, dal luglio del 1508 a ottobre 1512. Essendo principalmente uno scultore difronte alla curvatura della  volta dovette apprendere tecniche nuove, imparando i segreti della prospettiva.

Sono veramente tanti i temi degli affreschi della volta della Cappella Sistina. I pannelli principali che si trovano al centro raffigurano scene del Libro della Genesi, della Creazione e della Caduta dell’uomo, subito dopo il diluvio di Noè. Accanto a ciascuna di queste scene, su entrambi i lati, ci sono i grandi ritratti dei profeti e delle sibille che annunciano la venuta del Messia. Poi ci sono le lunette in cui sono raffigurati gli antenati di Gesù e le storie della tragedia del popolo ebraico. Sparsi qua e là ci sono figure più piccole: putti e nudi. In totale ci sono più di 300 figure dipinte sul soffitto. Il Presidente del Lions Club Francesco Borgognoni, ha voluto ringraziare il Custode del Sacro Convento Padre Mauro Gambetti e il Direttore della Sala Stampa Padre Enzo Fortunato per la consueta cortese disponibilità. Inoltre ha ringraziato i Soci Ing. Gianluca Fagotti, Moreno Massucci, Antonella Mariucci e Antonello Fagotti  per l’organizzazione del meeting.

Il Lions Club di Assisi e “INDUSTRIA 4.0”

Sabato 29 aprile, presso la sala della Conciliazione del comune di Assisi, cortesemente messa a disposizione dall’amministrazione comunale, peraltro rappresentata dal Sindaco Stefania Proietti, dalla Presidente del Consiglio Donatella Casciarri e dell’assessore Simone Pettirossi,  si è tenuto il meeting del Lions Club Assisi:  Quarta rivoluzione industriale, impatto di “industria 4.0” in ambito economico / sociale e dell’etica del lavoro. Ha aperto la serata la Presidente del Lions Paola Bastianini, che ha voluto ringraziare il socio Flaminio Flavi officers e quindi organizzatore dell’incontro, nonché gli illustri relatori che hanno voluto portare il loro contributo: Dott. Antonio Alunni V.Pres. Confindustria Umbria; Prof. Sergio Sacchi docente di Macroeconomia Unipg; Dott. Simone Casucci psicologo del lavoro Miur; inoltre ha sottolineato il forte significato dell’approfondimento di questo tema che interessa sempre più un quadro sociale/ produttivo  in forte evoluzione. La paura dei cambiamenti nel mondo del lavoro, dell’industria,  necessità di momenti divulgativi forti sul significato dei cambiamenti per poter governare il futuro.

Flaminio Flavi ha sottolineato come la nuova rivoluzione industriale, si sta preannunciando già oggi attraverso un combinato di tecnologie che danno sempre di più  origine a modifiche fortemente impattanti non solo dei processi, comunicativi eproduttivi ma, anche sotto ilprofilo sociologico,  delle proprie abitudini, sensazioni cognitive, competenze, attitudini, modalità di approccio alla vita. Il Dott. Alunni, anche Presidente del Polo Aerospaziale dell’Umbria (Umbria Aerospace Cluster)  afferma che “industria 4.0” e cioè trasformazione digitale di processi produttivi, avrà un impatto non solo sull’industria stessa ma anche sul mondo intero. Il cambiamento nei meccanismi produttivi con introduzione di tecnologia fortemente complessa richiederà la forte presenza di   capitale umano preparato e responsabilizzato, che non sempre  risulta di facile individuazione. Occorre una società  maggiormente adeguata al cambiamento, che sappia, sin da ora, bene indirizzare i giovani che si stanno preparando al futuro,  e dare indicazione sulle scelte da fare e formare personale capace e responsabile. Ogni  cambiamento deve essere vissuto con un approccio positivo e con là volontà di conoscerlo e quindi guidarlo. Il Prof. Sacchi, criticamente si domanda se veramente avremo a breve un pa-drone? Quale sarà il  rapporto con il lavoro e la fatica? Esoscheletro, robot automi quasi umani, quale è il lato positivo? La fatica grossa la faranno sempre di più le macchine!!!…ma ciò comporterà espulsione dai processi produttivi di molte persone, non solo dalle fasi produttive pesanti ma anche nei colletti bianchi. Disoccupazione tecnologica. I settori più esposti alla tecnologia  e quindi con effetti disoccupazionale sono le agenzie di viaggio, le assicurazioni, analisti finanziari ( siti che erogano consulenze) produttori e distributori di minuterie metalliche (stampanti 3D), giornalismo (algoritmi che nel futuro scriveranno notizie. Il Dott. Casucci psicologo, affronta la questione del cambiamento sotto il profilo degli effetti sulla psicologia umana e, di conseguenza sui cambiamaneti abitudinali derivanti dalla riorganizzazione  mentale della realtà. Con l’applicazione di processi produttivi digitali un effetto positivo è quello della semplificazione delle logistiche aziendali interne ed esterne  con conseguentemente minore fatica nel lavoro. Il lavoratore industria 4.0 deve essere esperto di flussi, conduttore di sistemi, gestore di cicli lavorativi, media user.

Moreno Massucci – addetto stampa Lions Club Assisi

Lions Club e Ass. Culturale Arnaldo Fortini ” sfide ed opportunità del Terzo Settore, un sostegno concreto alla solidarietà?”

Si è svolto sabato 1 aprile’017 presso la sede dell’Associazione Arnaldo Fortini di Assisi il meeting sulla riforma normativa del cosidetto  “Terzo Settore”. Si è trattato di una importante azione  congiunta fra Lions Club Assisi e l’associazione Arnaldo Fortini su un tema importante che vede il volontariato al centro dell’attenzione, questo è quanto ha voluto sottolineare  la Presidente Paola Bastianini assieme al Presidente Francesco Venturi,  un impegno sinergico a favore dei tanti gruppi che operano nelle terzo settore con spirito di servizio e di solidarietà. Significativo l’intervento dell Assessore Claudia Travicelli che, oltre a portare i saluti del Sindaco Stefania Proietti, ha sottolineato il valore della riforma ma anche le criticità su cui riflettere. Una norma attesa da decenni, che potrebbe rappresentare un punto di svolta nella vita del mondo del terzo settore, che si prepara ad acquisire un riconoscimento giuridico che fino a oggi gli è mancato. La legge delega votata in via definitiva dalla Camera dei deputati dà mandato al governo di mettere ordine e semplificare l’intero settore, definendone il quadro di azione, armonizzandone le norme con un Codice del terzo settore, prevedendo un unico Registro nazionale, rivedendo la normativa sull’impresa sociale, istituendo il servizio civile universale (aperto anche agli stranieri regolarmente soggiornanti). Sarà il governo, che avrà un anno di tempo dalla data di entrata in vigore, a dare attuazione effettiva a questi principi attraverso i decreti legislativi delegati. Ci sarà spazio, quindi, fino al giugno 2017. L’ avv. Alessandro Bacchi ha voluto rappresentare lo stato delle cose prima della riforma in essere,  affermando il grande valore della possibilità di associarsi come principio fondamentale della democrazia che nasce dalla costituzione italiana. La novità sostanziale della riforma è quella delle premialità economiche e fiscali a favore delle associazioni che riusciranno a svolgere compiti e servizi nel quadro dell’impresa sociale, in sinergia con  le istituzioni pubbliche, sara la Fondazione Italia Sociale l’ente che erogherà le premialità a favore di quelle associazioni che raggiungeranno gli obbiettivi previsti dalla legge. Le associazioni dovranno essere iscritte in un unico registro unico statale suddiviso in specifiche sezioni, da istituire presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, favorendone, anche con modalità telematiche, la piena conoscibilità in tutto il territorio nazionale e con obbligo della redazione dei bilanci  con gli stessi principi delle società.

Viene introdotto il requisito della gratuità dei servizi, della democraticità, della limitatezza all’utilizzo delle deleghe nell’esercizio di voto sociale. Afferma l’ avv. Mario Tedesco che la legge è frutto di nuovi principi che appaiono innovativi e sicuramente interessanti che aprono nuove frontiere di approccio all’associazionismo. Partendo dal  primo settore lo stato, passando dal secondo settore l’economia si arriva al terzo settore quello del volontariato raggruppato in associazioni di vario tipo e genere.  E’ prevista una revisione del concetto d’Impresa Sociale, per facilitare e sostenere – secondo la visione del governo – una nuova imprenditoria sociale che si accompagni a quella esistente, prevalentemente di natura cooperativa, in grado di affrontare, con una finalità sociale, risposte ai tanti bisogni che oggi non trovano una risposta appropriata. L’impresa sociale viene fatta rientrare a pieno titolo nel complesso degli enti del terzo settore ed è definita come organizzazione privata che svolge attività d’impresa per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che destina i propri utili prioritariamente allo svolgimento delle attività statutarie adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti, e favorendo il più ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti e di tutti i soggetti interessati alle sue attività. Sono previsti limiti più stringenti riguardo alla remunerazione del capitale, la cui soglia coincide con quella prevista per le cooperative a mutualità prevalente.

Nascerà il “servizio civile universale”, primo passo per arrivare all’obiettivo fissato dal governo di 100 mila volontari l’anno. Dopo lungo argomentare nel testo c’è il riferimento alla “difesa armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica” mentre fra i giovani che potranno partecipare ai progetti sono previsti anche gli stranieri regolarmente soggiornanti. Il servizio civile riguarderà giovani dai 18 ai 28 anni, italiani e stranieri regolarmente soggiornanti, che saranno ammessi al servizio tramite bando pubblico. Quanto alle competenze, viene esplicitamente attribuita allo Stato la “funzione di programmazione, organizzazione, accreditamento e controllo del servizio civile universale”, prevedendo la “realizzazione, con il coinvolgimento delle Regioni, dei programmi da parte di enti locali, altri enti pubblici territoriali ed enti di Terzo settore”. Viene però data la “possibilità per le Regioni, gli enti locali, gli altri enti pubblici territoriali e gli enti di Terzo settore di attivare autonomamente progetti di servizio civile con risorse proprie, da realizzare presso soggetti accreditati”. Prevista attenzione alla trasparenza delle procedure di gestione e alla valutazione dell’attività svolta dagli enti accreditati, che dovrà riguardare anche i contributi erogati dal Fondo per il servizio civile. L’Avv. Mario Tedesco ha voluto concludere con l’auspicio che presto il governo emani i decreti attuativi che possano rendere  concretamente operativo quanto previsto dalla legge di riforma e definiranno definitivamente il quadro normativo.

Da addetto stampa Lions Club Moreno Massucci

Sicurezza degli edifici pubblici e rischio sismico “protezione e innovazione”

Venerdì 03 marzo 2017

Il Club Lions di Assisi prosegue la propria attività attraverso un meeting su un tema di forte attualità:  Sicurezza degli edifici pubblici e rischio sismico ” protezione e innovazione”, tenutosi presso la sala conferenze di ” Casa Leonori”in S. Maria Degli Angeli. Ha partecipato come illustre relatore il Prof. Ing. Marco Mezzi docente di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università degli studi di Perugia, Ing. Gianluca Fagotti officers di Club e Presidente Comitato Distrettuale Sviluppo e Infrastrutture, presente, inoltre, il Sindaco diAssisi Stefania Proietti ed il consigliere comunale Federico Masciolini. Ha introdotto la giornata la Presidente del Lions la dott.ssa Paola Bastianini che  ha voluto sottolineare la particolare sensibilità del club su temi così importanti che riguardano gli edifici pubblici e sul come garantire la  sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione agli edifici scolastici. La protezione dal terremoto negli edifici passa ormai per l’isolamento sismico, afferma Gianluca Fagotti, e l’Umbria ha già maturato esperienze in tal senso. Il rischio sismico è legato a tre aspetti fondamentali: la pericolosità geologica legata al terreno;  l’esposizione che  riguarda il contenuto degli edifici cioè le persone che utilizzano gli  stessi;  e la vulnerabilità che è la caratteristica entrinseca degli edifici legata alla  tipologia costruttiva degli stessi, all’età di costruzione ed alla conseguente propensione a subire danni in fase sismica, ed è quest’ultimo fattore sul quale possiamo intervenire per ridurre la stessa vulnerabilità attraverso interventi volti a limitare cinematismi di collasso strutturale e di conseguenza distruttivi. Il prof. Marco Mezzi ha voluto innazitutto precisare che : i danni che possono verificarsi durante il terremoto sono sempre danno attesi e che non esiste una antisismicita totale degli edifici; le progettazioni mirano difatto a tutelare le persone che utilizzano gli stessi attraverso l’obiettivo di impedire il collasso strutturale e permettere di liberare gli stessi salvaguardandone la vita, tuttavia questo non significa assenza totale dei danni. Attraverso immagini esplicative sempre il prof. Mezzi ha riportato uno studio effettuato su un edificio scolastico che, partendo dall’analisi puntuale dello stato attuale e quindi delle caratteristiche geometriche e costruttive anche particolarmente diverse a causa di vari interventi subiti nell’arco di decenni, ha dapprima determinato le criticità e quindi la vulnerabilità dello stesso, intesa come la propensione al danno durante il terremoto; successivamente si è proceduto alla progettazione degli interventi strutturali, realizzati in più periodi in base  alla disponibilità di risorse pubbliche, e che hanno visto opere di incatenamento e solidarizzazione delle varie masse costituenti la struttura, oltre ad altri interventi puntuali. Tutti interventi mirati ad aumentare la vita residua  dell’edificio, considerando il livelli di vulnerabilità e la probabilità che l’evento sismico si verifichi.

Tuttavia il prof. Mezzi ritene che, avendo disponibilità di risorse economiche, la migliore metodologia per aumentare  la vita di un edificio è quella di  adottare interventi  innovativi di protezione sismica  integrale, attraverso l’inserimento di elementi  che disconnettono l’edificio dal movimento sismico definiti isolatori sismici  elastomerici a livello di fondazione.

LIONS DI ASSISI: NUOVI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Venerdì 20 gennaio 2017 presso l’hotel Windsor Savoia di Assisi, nel quadro delle attività Lionistiche della Presidente Laura Bastianini, si è tenuto il meeting del Lions Club di Assisi: “Una epidemia moderna :nuovi disturbi del comportamento   alimentare”, organizzato dall’Officer dott. Francesco Borgognoni, che ha visto la presenza come relatrice della dott.ssa Laura dalla Ragione,  psicologa e psichiatra   responsabile centro DCA palazzo Francisci di Todi e centro DAI  città della Pieve. Questo primo meeting dell’anno 2017 ha voluto affrontare una tematica patologica  particolarmente impegnativa che interessa tante persone ma soprattutto i giovani e, di conseguenza, le famiglie. L’incidenza dei Disturbi del comportamento alimentare è notevolmente aumentata negli ultimi anni; la maggior parte delle persone identifica l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating-BED) e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati  come patologie che si verificano per lo più nelle giovani donne. Tuttavia, accanto all’età di esordio che si sta ulteriormente abbassando, alimentarsi in modo disordinato è oggi sempre più diffuso nei maschi e in ogni fascia di età, insieme all’insorgenza di nuove entità nosologiche come l’ortoressia e la bigoressia (dismorfia muscolare).
L’ Anoressia Nervosa è un Disturbo dell’Alimentazione caratterizzato da: Restrizione dell’apporto energetico relativo al bisogno, che induce un significativo basso peso relativamente all’età, sesso, evoluzione dello sviluppo e salute fisica. Un significativo basso peso è definito come un peso minore del minimo normale o, per i bambini e gli adolescenti, minore del minimo atteso. Intensa paura di aumentare di peso o d’ingrassare, o comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, nonostante un peso significativamente basso. Anomalia nel modo in cui è percepito il peso e la forma del proprio corpo; inappropriata influenza del peso e della forma del corpo sulla propria autostima, o persistente perdita della capacità di valutare la gravità della attuale perdita di peso.

Un soggetto anoressico presenta un peso sotto l’85% di quello previsto in base all’età ed alla altezza e/o l’indice di massa corporea inferiore a 17,5.
L’ortoressia nervosa è caratterizzata dall’ossessione patologica per il cibo biologicamente puro, che porta ad importanti restrizioni dietetiche. I pazienti ortoressici escludono dalla loro dieta gli alimenti che ritengono essere impuri in quanto contengono erbicidi, pesticidi o sostanze artificiali e manifestano una eccessiva preoccupazione sui materiali e le tecniche utilizzate per l’elaborazione del cibo.
Questa ossessione porta alla perdita delle relazioni sociali e ad insoddisfazioni affettive che, a loro volta, favoriscono la preoccupazione per il cibo. All’esordio il soggetto desidera migliorare il suo stato di salute, trattare una patologia o perdere peso, alla fine la dieta diventa la parte più importante della sua vita.
Oltre alla malnutrizione determinata dalla carenza di nutrienti essenziali, il disagio soggettivo e l’isolamento sociale possono comportare conseguenze di rilevanza clinica. Sviluppare un corpo sano e armonioso attraverso specifici allenamenti ed una corretta alimentazione è senza dubbio una buona prospettiva.
Tuttavia, è emerso che alcuni body builder sono spinti dal bisogno di una figura irraggiungibile; un numero crescente di giovani uomini si sentono insoddisfatti del loro aspetto. La natura di questo malcontento non risiede nel desiderio di un corpo più longilineo, come avviene più spesso nelle donne, bensì in un aspetto più grande e muscoloso. Tale patologia viene definita bigoressia (o dismorfia muscolare), I pazienti nonostante fossero molto muscolosi, erano convinti di apparire esili e deboli. Questi soggetti soffrono di disturbi compulsivi che comportano estenuanti ed incontrollati allenamenti in palestra, sprecano quantità eccessive di denaro per integratori inefficaci, si alimentano in modo inadeguato e spesso abusano di sostanze dopanti, rifiutano inviti sociali, evitano situazioni in cui il loro corpo è esposto ad altri, indossano abiti pesanti anche in estate e rifiutano di essere visti in spiaggia. La preoccupazione per l’inadeguatezza delle dimensioni del corpo o della muscolatura provoca disagio clinicamente significativo e menomazioni sociali, professionali e della sfera affettiva. Le terapie adottate si basano principalmente sul togliere l’ossessione del dimagrire, del corpo perfetto, cercando di eliminare quel disturbo di consapevolezza del proprio stato fisico correlata a modificazioni cerebrali, il cervello diventa “cieco” tanto da non percepire l’effettiva fisicità e lo stato di magrezza in cui si versa. La  cura dura circa due anni è  di fatto  basata sulla componente psicologica oltreche organica. Sono patologie dalle quali non si puo guarire da soli ma occorre una seria terapia medica ed una diagnosi precoce.

“La Basilica di San Pietro e i Giubilei”

Venerdì 06 ottobre 2016 si è svolto presso la Sala Stampa Sacro Convento di San Francesco il Meeting: ” la Basilica di San Pietro e i Giubilei” che ha visto relatore il  Dott. Alessandro Conforti, profondo conoscitore della storia della Basilica di San Pietro. All’incontro ha portato i saluti del Sacro Convento Padre Enzo Fortunato. Il Dott. Conforti ha illustrato la storia della Basilica di S. Pietro, sottolineando l’alto valore spirituale in quanto sorge sulla Tomba del Principe degli Apostoli San Pietro dove sono contenute le sue reliquie,  a partire dalla sua costruzione  avvenuta nel 380 d.c., durata per moltissimi anni e che ha visto vari progettisti susseguirsi nell’intento di dare compimento alla maestosa fabbrica, fra questi Alberti –  Rossellino; Bramante;  Raffaello, Giuliano il Giovane; Michelangiolo; il Cingoli; il Maderno; (cupola di Giacomo della Porta);il Bernini progetta la piazza come un simbolico abbraccio di San Pietro all’umanità tutta, dove la cupola rappresenta la Tiara Papale. La relazione è proseguita con una sintesi di alcuni Giubilei che hanno visto nella Basilica il centro principale del culto cattolico ed il punto di riferimento per tutti i credenti, luogo privilegiato per l’incontro con Dio, la remissione dei peccati; in quell’anno della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Il Giubileo, viene anche detto “Anno Santo”, perché inizia, si svolge e si conclude con riti sacri di particoalre solennità, oltreche destinato a promuovere la santità di vita, può essere ordinario e cioè legato a scadenze prestabilite; o straordinario se viene indetto dal Papa in occasioni particolari.

Assisi e l’acquedotto pre-romano del Sanguinone

Sabato 12 novembre c/o la chiesa di Costa di Trex di Assisi,  si è svolto il meeting ” il  Sanguinone Acquedotto grandioso e magnifico” organizzato dalla Dott.ssa Paola Bastianini Presidente del Lion Club di Assisi, con la collaborazione dell’Officer ing. Claudio Menichelli. La serata ha visto la presenza del Sindaco di Assisi Stefania Proietti che, in qualità di autrice di un libro sul tema,  ha  raccontato  ai tanti soci e amici del club la storia di questo acquedotto che ha dato acqua alla città  di Assisi circa duemila anni addietro. Partiva da Costa di Trex, raccoglieva l’acqua sorgiva dalla roccia carsica del Subasio attraverso i  tre fossi del Sanguinone, raggiungeva Assisi con un percorso ipogeo  di circa sei  km con una pendenza del due per cento. Era conosciuto come l’acquedotto di Frate Elia e arrivava fino alla Basilica di San Francesco, utilizzato per la costruzione della stessa e per le utenze conventuali, inoltre alimentava in epoca romana le  fonte di Perlici, l’anfiteatro romano e la piazza della città. Nel tempo successivo alla costruzione della basilica cessò  il suo utilizzo per la complessità della suo mantenimento e venne sostituito da altri acquedotti. Completamente interrato, realizzato in pietra con volta alla cappuccina, secondo le regole vitruviane di costruzione  pre romana ma con forti  elementi che richiamano l’architettura etrusca, come se i romani nell’epoca della loro presenza l’avessero trovato e riutilizzato per la purezza delle acque. Sottolinea Stefania  come in corrispondenza della Rocchicciola esista un castello delle  acque interrato fatto di cisterne multivano che distribuivano acqua alla città, il percorso ipogeo prosegue passando per le ex cave di pietra, segue verso porta San Giacomo e attraverso via Merry del Vall, passa sotto il prato, sotto il piazzale e arriva sotto il portale Gemino della Basilica di San Francesco, proprio sul fronte della stessa. Il sindaco Stefania nella conclusione  ha voluto dare una motivazione del motivo per cui l’acqua dell’acquedotto arrivasse proprio sotto la soglia dell’ingresso della Basilica, citando gli elementi della simbologia religiosa introdotta da Frate Elia, nominato responsabile della costruzione della basilica, che volle la facciata rivolta ad oriente con i quattro tetramorfi, esseri a guardia del tempio, posti sul rosone di facciata, e l’acqua che entra sotto la soglia del tempio come elemento di purezza. Inoltre, il sindaco ha voluto lanciare l’idea di inserire i resti visibili di tale acquedotto in un percorso archeologico-paesaggistico anche con l’utilizzo di una app che illustri la storia dello stesso.

Da addetto stampa Moreno Massucci

Lions Club di Assisi con la neo Presidente Dott.ssa Paola Bastianini

Giovedì 19 settembre c/o ristorante Villa Elda in S.Maria degli Angeli si è svolta l’Assemblea Ordinaria dei soci del Lions Club di Assisi sotto la guida della neo Presidente Dott.ssa Paola Bastianini. L’organizzazione della serata è stata curata dal Cerimoniere ing. Carlo Brondi e dal  Segretario Dott. Antonello Fagotti. La Presidente Bastianini ha voluto sottolineare  l’importanza del motto “we serve” come spirito di servizio a favore degli ideali del Lionismo, della gente e del territorio, manifestando la più ampia disponibilità a lavorare per mantenere l’alto livello di operosità del nostro club. Ha voluto, inoltre, presentare l’ampio  programma dell’annata lionistica 2016/ 2017 che fra le varie attività prevede per il prossimo venerdì 7 ottobre, presso la Sala Norsa in Assisi,  il meeting sul tema “La Basilica di San Pietro ed i Giubilei” con la relazione del prof. Alessandro Conforti. Sono previsti altri importanti meeting come “il rapporto con il cibo, abitudini o disturbi alimentari?”; “Pro e contro gli alimenti transgenici e qualità del cibo”; ” Prevenzione e garanzie degli edifici pubblici in zona sismica”; “Sistemazione Rocchicciola sensibilizzare le istituzioni per la valorizzazione anche dei monumenti minori”; ” La riforma del terzo settore, sussidiarietà orizzontale: Stato, mercato, volontariato”; ” Le  aziende etiche: quale possibile sviluppo?”; ” Dal segreto d’ufficio alla trasparenza: come è cambiata la Pubblica Amministrazione”; ” Cosa vuol dire oggi essere Lions senso di appartenenza, etica e difficoltà di mettere in pratica i giusti principi”.

Il tesoriere del Club Dott. Paolo Scilipoti ha presentato per l’approvazione  il bilancio consuntivo dell’annata lionistica  2015/2016.

A conclusione della serata la  presidente ha invitato tutti i soci a partecipare alla consegna del cane guida per non vedenti a cura del Lions  Italiano presso Città di Castello il giorno 28 settembre.  Sempre il giorno di mercoledì 28 settembre si terrà presso l’Istituto Serafico di Assisi, grazie alla disponibilità  della Presidente Avv. Francesca Di Maolo e del  Dirigente Scolastico Prof. Giovanfrancesco Sculco, nel quadro della giornata mondiale della vista, la visita oculistica gratuita rivolta agli studenti delle  scuola elementare del Comune di Bastia.

Da Moreno Massucci

Addetto stampa Lions club Assisi

50 anni di Lions

Si è svolta sabato 25 giugno presso la prestigiosa sede comunale della Sala della Conciliazione la celebrazione della Charter in occasione del 50esimo anno dalla data di fondazione del Lions Club di Assisi avvenuta nel 1966. Ha voluto essere presente il prof Tommaso Sediari Governatore del Lions Club International distretto 108L; Monsignor Vittorio Peri Docente di Teologia; i past Governatori Francesco Migliorini e Vittorio Pegoraro; la Presidente di Circoscrizione Luigina Matteucci; il Presidente di zona Andrea; il Presidente Antonio Ansalone del Club Perugia Host; il Cerimoniere Distrettuale Marco Romolini. Inoltre hanno voluto essere con noi i Consiglieri Comunali Federico Masciolini e Luigi Bastianini, lo storico e critico d’arte Prof Giovanni Zavarella, il Presidente della testata giornalistica Bruno Barbini, oltre ai Presidenti delle tante associazioni amiche e vicine al nostro club: per il Circolo del Subasio l’Avv Gino Costanzi; per il Kiwanis club il Dott. Vittorio Pulcinelli; per il CTF Luigi Capezzali ; per l’Università della Terza Età il Prof. Massimo Zubboli; per l’Associazione dei Priori del Piatto di S. Antonio Antonio Russo. Un particolare ringraziamento và al Governatore del Distretto 108L Prof. Tommaso Sediari per le ampie parole di riconoscimento e apprezzamento del proficuo lavoro svolto nel tempo dal nostro club e per aver sottolineato il valore del Lions come momento associativo di servizio a favore della collettività.

DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL LIONS CLUB DI ASSISI DOTT. MASSIMO PAGGI

Brevissimi cenni storici :

Nel 1917 viene fondato a Chicago il Lions da Melvin Jones un potente assicuratore. Da lì l’associazione si diffuse in tutti gli USA , poi in Messico e in Cina. In Europa nasce nel 49. Con la costituzione del primo club a Milano, nel 1951 il lions approdò in Italia . Nel 1956 venne fondato il club di Perugia Host e proprio da questo club perugino fu fondato il club lions di Assisi nel 1966.

Da Chi e Perché un club Lions in Assisi?

Da Chi: mi piace ricordare uno ad uno i 35 soci fondatori : Angeletti Renato,Annibali Lucio, Aristei Giuseppe,Bastianini Francesco, Bastianini Lucio, Bellini Mario, BottariAlberto, Busti Ponziano, Caldari Fioravante,Capitanucci Lorenzo,Cardelli Giovanni,Ceccucci Enrico,Costantino Giorgio,Di Fabio Marcello, Fiumi Alessandro, Frascarelli Romolo, Koch Lecce Tommaso, Marcucci Enrico, Mecatti Domenico,Meccoli Giuseppe, Migni Luigi, Minciotti Salvatore, Modestini Francesco, Negroni Bruno, Paccoi Leonello, Pampanini Franco, Prosperi Francesco, Prosperi Franco, Romozzi Giovanni, Rossi Antonio, Sbrillo Siena Mario, Stoppini Giulio, Tintilla Giorgio, Veneziono Sebastiano. Rappresentanti tutti di prestigio della società civile, professionisti illuminati ed affermati, determinati a mettersi al servizio della comunità. Uomini che sapevano incidere nel tessuto sociale per competenza e carisma e che hanno lasciato notevole traccia di sé. Uno per tutti : Franco Pampanini, per me maestro di vita ed esempio professionale, motore indefesso del club e capace di assurgere al ruolo di Governatore del Distretto 108L.

Perchè :

Allora sembrò che una città come la nostra con una vocazione internazionale unanimemente riconosciuta, patrimonio del mondo per i suoi tesori storici , artistici e spirituali si coniugava naturalmente con i principi fondamentali del lionismo operando per il conseguimento di obiettivi di sviluppo e convivenza civile e religiosa al di la di ogni schematismo politico e religioso. E non a caso venne scelto il 22 giugno ( 1244 vittoria sulle milizie di Vitale D’Aversa , capitano di Federico II , festa del Voto) come data di fondazione ufficiale: un modo di sottolineare quel nodo di laico e francescano che è nella essenza della nostra città. In questi 50 anni di attività molteplici sono state le iniziative e gli impegni volti al servizio della comunità e dei singoli secondo lo spirito che ci anima : WE Serve, Noi Serviamo, Servizio. Vorrei cogliere l’occasione di questo mezzo secolo di vita per ripercorrere con la memoria il tempo trascorso e ricordare quanto è stato fatto dal club nel tempo non a merito o vanto del singolo ma come espressione della volontà di tutti i soci in favore della loro città e di chiunque avesse bisogno di aiuto. Particolarmente nota e primaria è l’attività che il Lions ha svolto e svolge nel campo della vista e dell’assistenza ai non vedenti ( Helen Keller, il 30 giugno del 1925 a Cedar Point -Ohio- Cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre. Sono la vostra opportunità, sto bussando alla vostra porta )

Sight First

La partecipazione alla campagna per debellare malattie come il tracoma, la raccolta di occhiali da inviare ai paesi terzi, la visita gratuita ai bimbi delle elementari per prevenire affezioni oculari , la raccolta fondi per l’acquisto di cani guida, sono interventi che annualmente vengono riproposti Una collaborazione speciale e privilegiata è da sempre in atto con l’Istituto Serafico. Nel corso degli anni sono stati organizzati numerosi meetings , l’ultimo dal tema Arte ed Ambiente in un tocco per rendere fruibile al limite del possibile tutto ciò che è bello al non vedente . Questo appuntamento ha visto presente il sottosegretario Sig.ra Borletti Buitoni

Ed ancora

La stanza morbida

la progettazione del percorso sensoriale

l’acquisto di una sella particolare per l’ippoterapia,

il libro parlato lions,

Una borsa di studio a sostegno del laboratorio musicale

concerti organizzati ed offerti gratuitamente per il Sight first come quello eseguito in S. Francesco dalla concittadina Gloria Banditelli,

testimoniano l’attenzione del club verso questi cittadini meno fortunati.

 

Un’altra struttura particolare di Assisi L’Istituto padre Ludovico da Casoria ha visto il lions impegnarsi continuamente con la realizzazione di una mini piscina riscaldata per la riabilitazione dei ragazzi in difficoltà e con la fornitura di apparecchiature e strumentazione per la fisioterapia. Il dovere alla solidarietà e all’impegno sociale ha spronato il nostro club ad attivare negli anni una campagna in favore della donazione di sangue, mediante incontri nelle scuole procedendo ad una tipizzazione di massa . Il tutto in collaborazione con l’AVIS e la CRI. Con la Caritas per la battaglia contro la FAME nel mondo. (Tema attuale e centrale per il centenario)

Una serie di incontri pubblici sono stati dedicati agli anziani, alla loro condizioni, alla struttura che li ospita , la casa di riposo Andrea Rossi. A quest’ultima sono stati offerti nel tempo strumenti sanitari e arredi e generi di conforto. Notevole è stato lo sforzo economico sostenuto dal nostro club per dotare il nostro ospedale di una Tac , ovviamente in collaborazione con altre realtà cittadine. E quanto la condizione sanitaria dei nostri cittadini sia alla nostra attenzione è provato dai numerosi meetings tenuti sui più svariati temi che riguardano la salute e la prevenzione di particolare malattie. Voglio ricordare:

il progetto Martina;

la donazione di Defibrillatori ad alcune associazioni sportive dilettantistiche,( rischio morti giovanili improvvise);

il rischio amianto,

le tossicodipendenze;

la lotta alla malattia diabetica;

la lotta alla leucemia;

la vaccinazione contro il morbillo;

le neoplasie della mammella;

la dislessia;

sono solo alcuni dei temi trattati in ottica di prevenzione e di collaborazione con le istituzioni preposte.

Impegno è stato profuso nella promozione della donazione e del cordone ombelicale e del midollo osseo con l’organizzazione di tavole rotonde partecipate da professionisti di chiara fama.

 

MA

Assisi è una città aperta agli incontri internazionali e gente di tutto il mondo la visita, Pax et Bonum era il motto di S. Francesco e papa Giovanni Paolo II scegliendola come luogo del memorabile incontro tra le religioni del 27 ottobre 1986 ne ha fatto la capitale mondiale della Pace. Il Club non poteva non tener conto di questa realtà ed ha organizzato importanti manifestazioni, come:

L’Europa per la pace nel mondo, tenuta all’interno della Basilica di San Francesco e alla presenza di autorità di governo ( On. Susanna Agnelli) e rappresentanti diplomatici (USA ed URSS)

Colloqui di pace, con la partecipazione di personaggi del Lionismo internazionale e nazionale .

In questa occasione è stato messo a dimora un grosso leccio nella Selva di S. Francesco.

E’ stato stampato un volume “ Per un linguaggio Universale di Pace” pe questa opera è stata realizzata da giovani delle elementari e della medie e tradotta in dieci lingue.

E non ultimo per importanza la partecipazione continua al Poster della Pace a cura dei giovani studenti i cui elaborati pittorici sono risultati spesso vincitori o tra i primi fino in data odierna.

Rivolto ai giovani è stato promesso l’incontro

“I giovani nell’Europa e il loro futuro in Europa. E sempre per i giovani il convegno su “una nuova cittadinanza umanitaria per la comprensione tra i popoli del mondo”

Il campo amicizia: rivolto a giovani stranieri nell’intento di rafforzare i vincoli di amicizia e di condivisione tra esperienze socio-culturali diverse.

La donazione di giochi all’aperto per la scuola di infanzia; la donazione di materiale didattico per istituti superiori; la donazione di giocattoli, per bambini indigenti e poi Il lavoro giovanile con convegni, stage,contatti con l’Università, concorsi ( quale futuro lavorativo?)

Le finalità statutarie del club prevedono la difesa e la promozione dell’ambiente cittadino e del territorio, delle attività che in esso si svolgono nonché del patrimonio umano. E a tal fine sono stati organizzati meetings atti ad acquisire conoscenze in relazione a problemi ecologici e sociali a carattere generale.

OGM

L’acqua

L’Energia pulita

Le nuove tecnologie informatiche

la violenza sulle donne

La violenza sui minori

La sicurezza

L’integrazione interraziale

la ludopatia

La famiglia Oggi

sono tutti argomenti trattati in assemblee pubbliche con la partecipazione di esperti del settore.

Territorio

Confermando il grande legame che unisce l’associazione alla città in tutti questi anni i soci lions hanno rivolto la loro attenzione alle molteplici problematiche che riguardavano e riguardano l’ambiente, le strutture, i cittadini. Il monte Subasio è stato oggetto di particolare attenzione e per quanto riguarda la sua viabilità e per quel concerne la realizzazione la cura e la promozione del Parco Naturale Regionale del Subasio mettendo in evidenza alcune coltivazioni da incentivare e gli aspetti tecnico- politici che lo riguardano. Ci siamo interessati alla realizzazione della strada di servizio impegnando le forze politiche a far si che questa strada costituisse anche un richiamo naturalistico ed ecologico

A proposito dell’ecologia con un programma Assisi città pulita Assisi è stata dotata in tempi diversi :

di raccoglitori per rifiuti cartacei nelle strade sprovviste ,

di panchine lungo la piaggia di S. Francesco,

di targhe in ottone per le porte murarie ,

effettuata la piantumazione del parcheggio di S. Pietro,

dello spazio antistante il CST,

dell’area prossima alla Pro Loco di Rivotorto in collaborazione con le scuole.

Di particolare importanza è stato l’impegno per la fotografia aerea della pianura assisana condotta dal prof. Cottier di Ginevra la quale ha permesso di rilevare la probabile esistenza di insediamenti preromani sul colle di S. Rufino .

Negli anni 90 è stato riscoperto l’itinerario Assisi-Gubbio in collaborazione con il club di Gubbio .

Per non parlare poi dell’impegno profuso dagli anni 70 in poi a favore del nuovo ospedale e dell’aeroporto di s. Egidio presso il quale si sono svolti più incontri con responsabili politici ed amministrativi comunali, consci della importanza di tale struttura per lo sviluppo di quel turismo primo volano della nostra economia.

Come alto è stato l’impegno nei confronti del CST e dei corsi universitari della facoltà di scienze del turismo dell’Università di Perugia distaccati in Assisi.

Il club poi non ha certo ignorato i problemi urbanistici:

Il Piano Regolatore Generale di Assisi ( quali prospettive di crescita)

la viabilità

i Parcheggi

la viabilità nel centro storico,

l’arredo urbano,

sono stati argomenti discussi con le autorità competenti.

Momento emblematico di questo impegno il Seminario di studi : Alle soglie del terzo millennio: identità di Assisi ,che ha visto la presenza qualificante del prof. Architetto Paolo Portoghesi. Ai soci del club non è sfuggito che la particolare struttura della città offre non pochi ostacoli a chi portatore di handicap vuol visitarla e su questo tema nella sala della Conciliazione recentemente si è svolto un convegno che ha messo a confronto tecnici ed utenti.

Oltre che città della pace la nostra è anche una città di artisti e il club si è impegnato a sostegno e alla promozione di essi:

Il coro dei cantori di Assisi del compianto P. Nicolini,

i Piccoli Cantori ,

L’Ensamble Micrologus,

La Commedia Harmonica del maestro Rinaldi il cui concorso delle serenate di calendimaggio ci vede sponsor onorati.

Mostre antologiche sono state organizzate nel tempo per i pittori:

Riccardo Francalancia;

Maceo;

Pietro Falcinelli detto Petruzzolo;

Franco Tardioli.

Nell’anno sociale 2004-5 è stata realizzata una mostra fotografica riguardante la Regina Giovanna di Bulgaria, sepolta nel cimitero cittadino che ha riscosso per la bellezza e il rigore storico consensi tali che è stata richiesta in visione nella stessa Bulgaria. Non è mancata l’attenzione del club per i beni artistici e storici della città : in primo luogo è stata attesa la Basilica di San Francesco nella quale e per la quale sono stati organizzati innumerevoli meeting prima e dopo il rovinoso terremoto del 1997 allorchè la Basilica subì non pochi danni. In quel disastro vennero perdute le controporte in vetro che erano state donate dal club con il contributo dei clubs del distretto a difesa degli affreschi della basilica superiore.

Si sono susseguiti incontri su argomenti vari:

La pietra di Assisi,

i Restauri degli Affreschi,

le vetrate della basilica,

Giotto e i Giotteschi,

La ricostruzione,

la pinacoteca con una conferenza sulla raccolta Perkins facente ormai parte del tesoro della Basilica.

Anche opere minori sono state oggetto di attenzione come il restauro della Madonna del Popolo in piazza del Comune,

la Madonna del Divino Amore In piazza S. Pietro,

Una Madonna col Bambino affresco nella chiesa di S.M.Maggiore,

Una statua lignea ( L’Annunciata) nel museo di S. Rufino,

Il restauro della Fontana del leone nella piazza del vescovado in collaborazione con il club Lions di Trento

Numerose pubblicazioni di inediti e ristampe sono state curate in questi lunghi anni di attività:

Le Storie di Assisi del Cristofani,

la Rocca di Assisi del Brizzi,

Un Lions un Albero , Alberi in Assisi di C.Bussi e F. Bastianini

Assisi e le sue difese, Le otto porte della terza cinta di C.Bussi e F. Bastianini

Le Carceri del Subasio di M. Gatti

L’Alessi in Assisi a cura di F.Vignoli e P. Mercurelli Salari

D’Annunzio e il francescanesimo di Arnaldo Fortini,

Uno studio sul restauro della basilica di S. Rufino

La memoria dei 50 anni passati non deve essere fine a se stessa o la mera risultanza di cose fatte ma la testimonianza di una continuità di idee e ideali che uomini e donne Lions hanno saputo perseguire consegnando un patrimonio spirituale a chi verrà e vorrà proseguire in questo cammino all’interno dell’Associazione. Molti amici sono passati, molti se ne sono andati ma tanti altri hanno preso il loro posto raccogliendo il testimone in favore della nostra società. Dopo mezzo secolo siamo ancora qui convinti della bontà della nostra azione e del nostro ruolo. We Serve: finché ci saranno persone che a questo motto crederanno i Lions vivranno sempre attuali presenti.

AUGURI A TUTTI VOI , AUGURI A TUTTI NOI.

La Famiglia Oggi

“La Famiglia Oggi” e la sua evoluzione normativa anche alla luce del D.d.l. Cirinnà ne discutono il Lions Club di Assisi e la Società culturale  “Arnaldo Fortini”

 

Si è svolto sabato 09 aprile presso la Sala della Conciliazione del Comune di Assisi il meeting sulla “ La Famiglia Oggi”, tra la famiglia legittima e le nuove formazioni sociali quali convivenze ed unioni civili,  anche in base al disegno di legge  in discussione alla Camera.  Una giornata che ha visto assieme il Lions Club di Assisi, con il suo Presidente Massimo Paggi  e la Società Culturale Arnaldo Fortini rappresentata dal Presidente Francesco Venturi. In una sala gremita i soci relatori l’Avv. Mario Tedesco, l’ Avv. Alessandro Bacchi e la Dott.ssa Paola Bastianini Segretario Generale del Comune di Todi hanno trattato il tema  da un punto di vista strettamente civilistico, ripercorrendo il cammino della legislazione in tema di diritto di famiglia dalla codificazione del 1942, fino alla riforma del 1975, inquadrate entrambe nel contesto costituzionale, in modo da consentire una proiezione che tenda ad individuare le conseguenze della legge di riforma nella sistematica della cultura civilistica. Arrivando alla contemporaneità ed in particolare al D.d.l Cirinnà approvato dal Senato della Repubblica, e in attesa del voto della Camera, quali sono le novità intorno alla famiglia? La nuova normativa, intitolata “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”, è divisa in due parti: la prima introduce nell’ordinamento italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale mentre la seconda stabilisce una disciplina della convivenza di fatto sia eterosessuale che omosessuale. Nella prima parte viene regolamentata l’unione civile tra persone dello stesso sesso: le coppie omosessuali, qualificate come “specifiche formazioni sociali”, potranno usufruire di un nuovo istituto giuridico di diritto pubblico denominato unione civile. L’unione civile tra due persone maggiorenni avverrà di fronte a un ufficiale di stato e alla presenza di due testimoni e verrà registrata nell’archivio dello stato civile. Sono quattro i fattori previsti dalla legge che potranno impedire la costituzione dell’unione civile: la sussistenza, per una delle parti, di un vincolo matrimoniale o di un’unione civile tra persone dello stesso sesso; l’interdizione di una delle parti per infermità di mente; la sussistenza tra le parti dei rapporti di parentela; la condanna definitiva di un contraente per omicidio consumato o tentato nei confronti di chi sia coniugato o unito civilmente con l’altra parte. Il ddl Cirinnà, introducendo una serie di diritti e doveri reciproci delle parti dell’unione civile, faceva riferimento al matrimonio tra eterosessuali. Con la nuova legge rimane l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione ma viene cancellato l’obbligo di fedeltà. Inoltre entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni. Rimane anche l’applicazione degli articoli del Codice civile riferiti agli alimenti, alla successione e alla reversibilità. La principale modifica apportata al ddl Cirinnà è stata l’eliminazione della “stepchild adoption”, l’adozione del figlio biologico del partner. La seconda parte della legge disciplina la convivenza di fatto tra due persone, sia eterosessuali che omosessuali, che non sono sposate. In questo caso si tratta di due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile. Vengono introdotti una serie di diritti e doveri quali: In caso di malattia o di ricovero i conviventi hanno il diritto reciproco di visita, di assistenza e di accesso alle informazioni personali, con le stesse regole previste nel matrimonio e nell’unione civile. Ciascun convivente può designare l’altro come suo rappresentante, con poteri limitati o assoluti, per le decisioni in materia di salute in caso di malattia che comporta incapacità d’intendere e di volere. Nel caso di morte di uno dei due conviventi che ha anche la proprietà della casa comune, il partner superstite ha il diritto di stare nell’abitazione per altri due anni, o per il periodo della convivenza se superiore a due anni, comunque non oltre i cinque anni. Se nella casa di convivenza comune vivono i figli della coppia o i figli di uno dei due, il convivente che sopravvive alla morte dell’altro può rimanere nella casa comune per almeno tre anni. E inoltre in caso di morte il partner superstite ha il diritto di succedere all’altro coniuge nel contratto d’affitto. Questo diritto si estingue in caso di una nuova convivenza con un’altra persona, o in caso di matrimonio o unione civile. I conviventi possono stipulare un contratto di convivenza per regolare le questioni patrimoniali tra di loro: il contratto può essere redatto in una scrittura privata o con un atto pubblico, e può essere sciolto per accordo delle parti, recesso unilaterale, matrimonio o unione civile tra i conviventi o tra uno dei conviventi e un’altra persona, e morte di uno dei contraenti. La cessazione della convivenza demanda in capo al giudice il riconoscimento a uno dei due conviventi, che si trova in stato di bisogno, il diritto agli alimenti per un periodo determinato in proporzione alla durata della convivenza. La convivenza non dà diritto alla pensione di reversibilità. Al convegno hanno dato il loro contributo anche il Sindaco di Assisi Antonio Lunghi che ha apprezzato l’iniziativa che permette di fare chiarezza intorno ad una materia in evoluzione. Inoltre Monsignor Vittorio Peri ha ricordato la semplificazione della  procedura di nullità del matrimonio concordatario voluta da Papa Francesco.

Comunicato stampa da Moreno Massucci

Cerimoniere e addetto stampa Lions Club