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Il Lions Club di Assisi incontra gli studenti per parlare di Cyberbullismo

Il Lions Club di Assisi assieme agli studenti delle 1° 2° e 3° Superiori dell’Istituto R. Bonghi di  Assisi, con la presenza di relatori del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria, hanno voluto organizzare un incontro sul tema del Cyberbullismo fra gli studenti. Nella mattinata del 26 gennaio circa 170 studenti, raccolti presso l’Auditorium annesso al plesso scolastico in S. Maria Degli Angeli, hanno potuto ascoltare le relazioni del  Dott. Mirco Gregori e Romeo Agostinelli della Polizia Postale, precedute dai saluti del Dott. Francesco Borgognoni Presidente del Lions Club di Assisi che ha voluto ringraziare i soci del club presenti e gli Officer Debora Siena e Luigi Tardioli che hanno organizzato l’iniziativa salutando, inoltre, la Presidente della IX Circoscrizione Rosalba Bruno e il 2° Vice Governatore Lions il Dott. Massimo Paggi, del Prof. Menichini Carlo Dirigente Scolastico che ha sottolineato l’importanza di approfondimenti su tematiche che hanno al centro gli studenti e dell’Assessore del Comune di Assisi Simone Pettirossi che ha sottolineato la particolare valenza della prevenzione attraverso la presa di coscienza di tale fenomeno. La differenza fra bullismo e cyberbullismo è sottile. Mentre il bullismo consiste in atti di cattiveria pura,  si va dalla violenza  a soprusi di ogni genere, nei confronti di chi non sa o non può difendersi, quando alcuni ragazzi particolarmente agressivi, che prendono in giro e malmenano i loro coetanei più deboli, si coalizzano e  facendosi forza tra loro e, orgogliosi e spavaldi, si accaniscono contro colore che prendoni di mira.

Il cyberbullismo è sempre un sorpuso, un accanimento violento contro qualcuno ma avviene atraverso strumenti elettronici, laddove i ragazzi possono nascondere la loro identità, il loro volto e il loro nome, esercitando un bullismo on line attaccando  il coetaneo di turno non di persona, ma mediante la rete e, in particolar modo, i social network. Oggi tutti gli studenti hanno un profilo Facebook o WhatsApp, ma alcuni non utilizzano in maniera sana e semplice questi strumenti, che, al contrario, vengono usati per imporre il proprio io, per attirare l’attenzione, per sentirsi forti a discapito di coloro che vengono individuati come più deboli o diversi. Questo, ovviamente, non signfica che i social network o le chat comuni sono strumenti condannabili, ma che è importantissimo saperli utilizzare correttamente nel rispetto del buon senso ma anche della normativa vigente, spesso ignorata da molti.  Si ha l’impressione, ascoltando o leggendo fatti di cronaca nera riguardanti proprio il fenomeno del cyberbullismo, che questi ragazzi che si nascondono dietro i loro profili per far male ad altri ragazzi, sono spesso i veri deboli, vittime in primis della propria ignoranza e della propria incapacità di farsi valere in un modo sano, lasciati al loro destino da famiglie assenti o poco interessate che non li educano ad un approccio a internet positivo. Capita anche che i genitori non sappiano come i loro figli passano il tempo, cosa cercano o fanno online. Sono ragazzi che non hanno regole, che non vengono appunto controllati, che non hanno una guida e per questo, facilmente, approfittano della loro solitudine, e del loro disagio, per sfogarsi contro i più deboli. Ormai il cyberbullismo può essere paragonato ad un pugno in pieno viso ricevuto all’intervallo a scuola, perché internet, il web e i social network fanno parte della vita di ognuno di noi, soprattutto dei ragazzi, e costituiscono una sorta di mondo virtuale dove tutto è più veloce, talvolta più bello, ma anche brutale e terribile.

Lions Club Assisi: corso BLSD

Si è tenuto sabato 21 ottobre, presso la struttura di ospitalità “Casa Leonori” il corso gratuito BLSD per l’utilizzo del defibrillatore, organizzato dal Lions Club di Assisi e rivolto alle società sportive del territorio di Assisi e Bastia le quali, in base al DM 26 giugno 2017, sono obbligate alla detenzione dei defibrillatori.

Hanno partecipato rappresentanti delle seguenti associazioni: ASD Basket Bastia con Presidente Gianmichele Gnavolini; ASD Volley con Presidente Antonello Pianpiano; ASD Angelana Calcio 1930 con Presidente Nilo Della Nave; ASD Handball Aslb Bastia  con  Presidente Patrizia Meccoli; ASD Angelana Calcetto a 5 con Presidente Andrea Faticoni. Il corso BLSD ha avuto come obiettivo principale quello di far acquisire gli strumenti conoscitivi, metodologici e le capacità necessarie per prevenire il danno anossico cerebrale e riconoscere in un paziente adulto lo stato d’incoscienza, di arresto respiratorio e di assenza di polso in una condizione di assoluta sicurezza per se stesso, per la persona soccorsa e per gli astanti. Una persona in arresto cardiaco necessita di un intervento immediato in pochissimi minuti prima che i danni cerebrali per anossia diventino irreversibili, per evitare queste gravissime conseguenze occorre ottimizzare i tempi di intervento, uniformare ed ordinare le valutazioni da effettuare e le azioni da compiere nell’ambito della cosiddetta catena della sopravvivenza.
La finalità del corso sono state quelle di acquisire e schematizzare le conoscenze relative al trattamento dell’arresto cardiocircolatorio con defibrillatore semiautomatico esterno secondo le linee guida Italian Resuscitation Council; a saper riconoscere l’arresto cardiocircolatorio, gestire un’equipe di soccorso in caso di arresto cardiocircolatorio e mettere in atto le manovre ed i protocolli per il trattamento con defibrillatore semiautomatico dell’arresto cardiocircolatorio (fibrillazione ventricolare/tachicardia ventricolare senza polso); inoltre acquisire capacità di autocontrollo in risposta a situazioni critiche.

Il corso è stato tenuto da personale specializzato: dal Dott. Francesco Borgognoni  Presidente del Lions Club e Responsabile del Coordinamento della Centrale Operativa Unica Regionale del 118; dagli Operatori del Pronto Soccorso/118 di Assisi Vittorio Giulivi, Andrea Sportolaro e Simone Bendini.

Hanno organizzato e coordinato la giornata il Presidente Lions Francesco Borgognoni, il Segretario Moreno Massucci, il Cerimoniere Dott.ssa Antonella Mariucci, assieme all’Officer Dott. Gianluca Serena.

Lions Club di Assisi e Istituto Serafico insieme per lo screening della vista ai bambini

Assisi, 21 ottobre

Il Lions Club di Assisi in collaborazione con l’Istituto Serafico abbraccia la giornata mondiale della vista rinnovando l’iniziativa di assistenza oculistica gratuita per i bambini. Nel mondo vivono 39 milioni di ciechi e 246 milioni di ipovedenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità circa l’80% dei casi di cecità sono prevenibili, per questa ragione l’OMS lancia a livello planetario la campagna “No more avoidable blindness” (basta alla cecità evitabile), al fine promuovere la salute della vista e sensibilizzare l’opinione pubblica contro l’ipovedenza e i difetti della vista. Il progetto di screening oculistici a bambini in età prescolare o di scuola primaria, è diventato uno dei programmi di partnership più grandi e più impegnativi dei Lions, tanto da essere promosso come Service Nazionale “Sight for Kids” e particolarmente a cuore al Governatore del Distretto 108L Cav. Rocco Falcone. Per questa ragione l’Istituto Serafico grazie alla Presidente Francesca di Maolo e il Lions Club di Assisi grazie al Presidente Francesco Borgognoni, hanno proseguito, per il sesto anno, nella collaborazione su questa campagna di sensibilizzazione, promuovendo  visite oculistiche gratuite per i bambini della scuola primaria di Giovanni XXIII di S. Maria degli Angeli e F. Frondini di Tordandrea, nella  giornata del 21 ottobre presso l’ambulatorio specialistico del Serafico. Il Prof. Cesare Fiore, specializzato in oftalmologia, in collaborazione con  la Dott.ssa Marina Menna dell’Istituto Serafico e con disponibilità dei volontari, hanno visitato gratuitamente i bambini che ne hanno fatto richiesta.

Il Lions Club di Assisi e “L’affascinante storia di un capolavoro la CAPPELLA SISTINA”

Il Lions Club di Assisi, proseguento il percorso gia intrapreso un anno fa con il meeting sulla “Basilica di S. Pietro e i Giubilei”, anche quest’anno ha voluto raccontare un’altro momento dell’affascinante storia della Basilica romana infatti, sempre assieme allo storico Prof. Alessandro Conforti amico del club, si è voluto declinare “l’affascinante storia di un capolavoro la CAPPELLA SISTINA” . Il Prof. Conforti ha saputo intrattenere i tanti soci e amici del Club  Assisano con storie affascinanti ed immagini suggestive sui vari momenti che hanno visto la realizzazione del cappella dedicata a Maria Assunta in cielo, nonchè principale cappella del palazzo Apostolico. Una serata quella di sabato 7 ottobre, tenutasi presso la sala Norsa del Sacro Convento di San Francesco, che ha visto il susseguirsi di grandi artisti Italiani: Perugino, Botticelli, Pinturicchio, Ghirlandaio, Cosimo Rosselli, Piero di Cosimo, Luca Signorelli, Matteo Da Lecce, che affrescarono le pareti laterali della Cappella Sistina e, ovviamente, Michelangelo che nel 1508 venne chiamato da Papa Giulio II per conferirgli l’incarico di affrescare la volta della stessa cappella. L’accettazione dell’incarico da parte di Michelangelo fu preceduta da un rifiuto, per il timore di non aver la “giusta fede” per interpretare la volonta del Papa, tuttavia la sfida di affrescare un luogo così unico era cosi forte che andava affrontata. Ci vollero più di quattro anni perché Michelangelo portasse a termine i lavori, dal luglio del 1508 a ottobre 1512. Essendo principalmente uno scultore difronte alla curvatura della  volta dovette apprendere tecniche nuove, imparando i segreti della prospettiva.

Sono veramente tanti i temi degli affreschi della volta della Cappella Sistina. I pannelli principali che si trovano al centro raffigurano scene del Libro della Genesi, della Creazione e della Caduta dell’uomo, subito dopo il diluvio di Noè. Accanto a ciascuna di queste scene, su entrambi i lati, ci sono i grandi ritratti dei profeti e delle sibille che annunciano la venuta del Messia. Poi ci sono le lunette in cui sono raffigurati gli antenati di Gesù e le storie della tragedia del popolo ebraico. Sparsi qua e là ci sono figure più piccole: putti e nudi. In totale ci sono più di 300 figure dipinte sul soffitto. Il Presidente del Lions Club Francesco Borgognoni, ha voluto ringraziare il Custode del Sacro Convento Padre Mauro Gambetti e il Direttore della Sala Stampa Padre Enzo Fortunato per la consueta cortese disponibilità. Inoltre ha ringraziato i Soci Ing. Gianluca Fagotti, Moreno Massucci, Antonella Mariucci e Antonello Fagotti  per l’organizzazione del meeting.

Il Lions Club di Assisi e “INDUSTRIA 4.0”

Sabato 29 aprile, presso la sala della Conciliazione del comune di Assisi, cortesemente messa a disposizione dall’amministrazione comunale, peraltro rappresentata dal Sindaco Stefania Proietti, dalla Presidente del Consiglio Donatella Casciarri e dell’assessore Simone Pettirossi,  si è tenuto il meeting del Lions Club Assisi:  Quarta rivoluzione industriale, impatto di “industria 4.0” in ambito economico / sociale e dell’etica del lavoro. Ha aperto la serata la Presidente del Lions Paola Bastianini, che ha voluto ringraziare il socio Flaminio Flavi officers e quindi organizzatore dell’incontro, nonché gli illustri relatori che hanno voluto portare il loro contributo: Dott. Antonio Alunni V.Pres. Confindustria Umbria; Prof. Sergio Sacchi docente di Macroeconomia Unipg; Dott. Simone Casucci psicologo del lavoro Miur; inoltre ha sottolineato il forte significato dell’approfondimento di questo tema che interessa sempre più un quadro sociale/ produttivo  in forte evoluzione. La paura dei cambiamenti nel mondo del lavoro, dell’industria,  necessità di momenti divulgativi forti sul significato dei cambiamenti per poter governare il futuro.

Flaminio Flavi ha sottolineato come la nuova rivoluzione industriale, si sta preannunciando già oggi attraverso un combinato di tecnologie che danno sempre di più  origine a modifiche fortemente impattanti non solo dei processi, comunicativi eproduttivi ma, anche sotto ilprofilo sociologico,  delle proprie abitudini, sensazioni cognitive, competenze, attitudini, modalità di approccio alla vita. Il Dott. Alunni, anche Presidente del Polo Aerospaziale dell’Umbria (Umbria Aerospace Cluster)  afferma che “industria 4.0” e cioè trasformazione digitale di processi produttivi, avrà un impatto non solo sull’industria stessa ma anche sul mondo intero. Il cambiamento nei meccanismi produttivi con introduzione di tecnologia fortemente complessa richiederà la forte presenza di   capitale umano preparato e responsabilizzato, che non sempre  risulta di facile individuazione. Occorre una società  maggiormente adeguata al cambiamento, che sappia, sin da ora, bene indirizzare i giovani che si stanno preparando al futuro,  e dare indicazione sulle scelte da fare e formare personale capace e responsabile. Ogni  cambiamento deve essere vissuto con un approccio positivo e con là volontà di conoscerlo e quindi guidarlo. Il Prof. Sacchi, criticamente si domanda se veramente avremo a breve un pa-drone? Quale sarà il  rapporto con il lavoro e la fatica? Esoscheletro, robot automi quasi umani, quale è il lato positivo? La fatica grossa la faranno sempre di più le macchine!!!…ma ciò comporterà espulsione dai processi produttivi di molte persone, non solo dalle fasi produttive pesanti ma anche nei colletti bianchi. Disoccupazione tecnologica. I settori più esposti alla tecnologia  e quindi con effetti disoccupazionale sono le agenzie di viaggio, le assicurazioni, analisti finanziari ( siti che erogano consulenze) produttori e distributori di minuterie metalliche (stampanti 3D), giornalismo (algoritmi che nel futuro scriveranno notizie. Il Dott. Casucci psicologo, affronta la questione del cambiamento sotto il profilo degli effetti sulla psicologia umana e, di conseguenza sui cambiamaneti abitudinali derivanti dalla riorganizzazione  mentale della realtà. Con l’applicazione di processi produttivi digitali un effetto positivo è quello della semplificazione delle logistiche aziendali interne ed esterne  con conseguentemente minore fatica nel lavoro. Il lavoratore industria 4.0 deve essere esperto di flussi, conduttore di sistemi, gestore di cicli lavorativi, media user.

Moreno Massucci – addetto stampa Lions Club Assisi

Lions Club e Ass. Culturale Arnaldo Fortini ” sfide ed opportunità del Terzo Settore, un sostegno concreto alla solidarietà?”

Si è svolto sabato 1 aprile’017 presso la sede dell’Associazione Arnaldo Fortini di Assisi il meeting sulla riforma normativa del cosidetto  “Terzo Settore”. Si è trattato di una importante azione  congiunta fra Lions Club Assisi e l’associazione Arnaldo Fortini su un tema importante che vede il volontariato al centro dell’attenzione, questo è quanto ha voluto sottolineare  la Presidente Paola Bastianini assieme al Presidente Francesco Venturi,  un impegno sinergico a favore dei tanti gruppi che operano nelle terzo settore con spirito di servizio e di solidarietà. Significativo l’intervento dell Assessore Claudia Travicelli che, oltre a portare i saluti del Sindaco Stefania Proietti, ha sottolineato il valore della riforma ma anche le criticità su cui riflettere. Una norma attesa da decenni, che potrebbe rappresentare un punto di svolta nella vita del mondo del terzo settore, che si prepara ad acquisire un riconoscimento giuridico che fino a oggi gli è mancato. La legge delega votata in via definitiva dalla Camera dei deputati dà mandato al governo di mettere ordine e semplificare l’intero settore, definendone il quadro di azione, armonizzandone le norme con un Codice del terzo settore, prevedendo un unico Registro nazionale, rivedendo la normativa sull’impresa sociale, istituendo il servizio civile universale (aperto anche agli stranieri regolarmente soggiornanti). Sarà il governo, che avrà un anno di tempo dalla data di entrata in vigore, a dare attuazione effettiva a questi principi attraverso i decreti legislativi delegati. Ci sarà spazio, quindi, fino al giugno 2017. L’ avv. Alessandro Bacchi ha voluto rappresentare lo stato delle cose prima della riforma in essere,  affermando il grande valore della possibilità di associarsi come principio fondamentale della democrazia che nasce dalla costituzione italiana. La novità sostanziale della riforma è quella delle premialità economiche e fiscali a favore delle associazioni che riusciranno a svolgere compiti e servizi nel quadro dell’impresa sociale, in sinergia con  le istituzioni pubbliche, sara la Fondazione Italia Sociale l’ente che erogherà le premialità a favore di quelle associazioni che raggiungeranno gli obbiettivi previsti dalla legge. Le associazioni dovranno essere iscritte in un unico registro unico statale suddiviso in specifiche sezioni, da istituire presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, favorendone, anche con modalità telematiche, la piena conoscibilità in tutto il territorio nazionale e con obbligo della redazione dei bilanci  con gli stessi principi delle società.

Viene introdotto il requisito della gratuità dei servizi, della democraticità, della limitatezza all’utilizzo delle deleghe nell’esercizio di voto sociale. Afferma l’ avv. Mario Tedesco che la legge è frutto di nuovi principi che appaiono innovativi e sicuramente interessanti che aprono nuove frontiere di approccio all’associazionismo. Partendo dal  primo settore lo stato, passando dal secondo settore l’economia si arriva al terzo settore quello del volontariato raggruppato in associazioni di vario tipo e genere.  E’ prevista una revisione del concetto d’Impresa Sociale, per facilitare e sostenere – secondo la visione del governo – una nuova imprenditoria sociale che si accompagni a quella esistente, prevalentemente di natura cooperativa, in grado di affrontare, con una finalità sociale, risposte ai tanti bisogni che oggi non trovano una risposta appropriata. L’impresa sociale viene fatta rientrare a pieno titolo nel complesso degli enti del terzo settore ed è definita come organizzazione privata che svolge attività d’impresa per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che destina i propri utili prioritariamente allo svolgimento delle attività statutarie adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti, e favorendo il più ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti e di tutti i soggetti interessati alle sue attività. Sono previsti limiti più stringenti riguardo alla remunerazione del capitale, la cui soglia coincide con quella prevista per le cooperative a mutualità prevalente.

Nascerà il “servizio civile universale”, primo passo per arrivare all’obiettivo fissato dal governo di 100 mila volontari l’anno. Dopo lungo argomentare nel testo c’è il riferimento alla “difesa armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica” mentre fra i giovani che potranno partecipare ai progetti sono previsti anche gli stranieri regolarmente soggiornanti. Il servizio civile riguarderà giovani dai 18 ai 28 anni, italiani e stranieri regolarmente soggiornanti, che saranno ammessi al servizio tramite bando pubblico. Quanto alle competenze, viene esplicitamente attribuita allo Stato la “funzione di programmazione, organizzazione, accreditamento e controllo del servizio civile universale”, prevedendo la “realizzazione, con il coinvolgimento delle Regioni, dei programmi da parte di enti locali, altri enti pubblici territoriali ed enti di Terzo settore”. Viene però data la “possibilità per le Regioni, gli enti locali, gli altri enti pubblici territoriali e gli enti di Terzo settore di attivare autonomamente progetti di servizio civile con risorse proprie, da realizzare presso soggetti accreditati”. Prevista attenzione alla trasparenza delle procedure di gestione e alla valutazione dell’attività svolta dagli enti accreditati, che dovrà riguardare anche i contributi erogati dal Fondo per il servizio civile. L’Avv. Mario Tedesco ha voluto concludere con l’auspicio che presto il governo emani i decreti attuativi che possano rendere  concretamente operativo quanto previsto dalla legge di riforma e definiranno definitivamente il quadro normativo.

Da addetto stampa Lions Club Moreno Massucci

Sicurezza degli edifici pubblici e rischio sismico “protezione e innovazione”

Venerdì 03 marzo 2017

Il Club Lions di Assisi prosegue la propria attività attraverso un meeting su un tema di forte attualità:  Sicurezza degli edifici pubblici e rischio sismico ” protezione e innovazione”, tenutosi presso la sala conferenze di ” Casa Leonori”in S. Maria Degli Angeli. Ha partecipato come illustre relatore il Prof. Ing. Marco Mezzi docente di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università degli studi di Perugia, Ing. Gianluca Fagotti officers di Club e Presidente Comitato Distrettuale Sviluppo e Infrastrutture, presente, inoltre, il Sindaco diAssisi Stefania Proietti ed il consigliere comunale Federico Masciolini. Ha introdotto la giornata la Presidente del Lions la dott.ssa Paola Bastianini che  ha voluto sottolineare la particolare sensibilità del club su temi così importanti che riguardano gli edifici pubblici e sul come garantire la  sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione agli edifici scolastici. La protezione dal terremoto negli edifici passa ormai per l’isolamento sismico, afferma Gianluca Fagotti, e l’Umbria ha già maturato esperienze in tal senso. Il rischio sismico è legato a tre aspetti fondamentali: la pericolosità geologica legata al terreno;  l’esposizione che  riguarda il contenuto degli edifici cioè le persone che utilizzano gli  stessi;  e la vulnerabilità che è la caratteristica entrinseca degli edifici legata alla  tipologia costruttiva degli stessi, all’età di costruzione ed alla conseguente propensione a subire danni in fase sismica, ed è quest’ultimo fattore sul quale possiamo intervenire per ridurre la stessa vulnerabilità attraverso interventi volti a limitare cinematismi di collasso strutturale e di conseguenza distruttivi. Il prof. Marco Mezzi ha voluto innazitutto precisare che : i danni che possono verificarsi durante il terremoto sono sempre danno attesi e che non esiste una antisismicita totale degli edifici; le progettazioni mirano difatto a tutelare le persone che utilizzano gli stessi attraverso l’obiettivo di impedire il collasso strutturale e permettere di liberare gli stessi salvaguardandone la vita, tuttavia questo non significa assenza totale dei danni. Attraverso immagini esplicative sempre il prof. Mezzi ha riportato uno studio effettuato su un edificio scolastico che, partendo dall’analisi puntuale dello stato attuale e quindi delle caratteristiche geometriche e costruttive anche particolarmente diverse a causa di vari interventi subiti nell’arco di decenni, ha dapprima determinato le criticità e quindi la vulnerabilità dello stesso, intesa come la propensione al danno durante il terremoto; successivamente si è proceduto alla progettazione degli interventi strutturali, realizzati in più periodi in base  alla disponibilità di risorse pubbliche, e che hanno visto opere di incatenamento e solidarizzazione delle varie masse costituenti la struttura, oltre ad altri interventi puntuali. Tutti interventi mirati ad aumentare la vita residua  dell’edificio, considerando il livelli di vulnerabilità e la probabilità che l’evento sismico si verifichi.

Tuttavia il prof. Mezzi ritene che, avendo disponibilità di risorse economiche, la migliore metodologia per aumentare  la vita di un edificio è quella di  adottare interventi  innovativi di protezione sismica  integrale, attraverso l’inserimento di elementi  che disconnettono l’edificio dal movimento sismico definiti isolatori sismici  elastomerici a livello di fondazione.

LIONS DI ASSISI: NUOVI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Venerdì 20 gennaio 2017 presso l’hotel Windsor Savoia di Assisi, nel quadro delle attività Lionistiche della Presidente Laura Bastianini, si è tenuto il meeting del Lions Club di Assisi: “Una epidemia moderna :nuovi disturbi del comportamento   alimentare”, organizzato dall’Officer dott. Francesco Borgognoni, che ha visto la presenza come relatrice della dott.ssa Laura dalla Ragione,  psicologa e psichiatra   responsabile centro DCA palazzo Francisci di Todi e centro DAI  città della Pieve. Questo primo meeting dell’anno 2017 ha voluto affrontare una tematica patologica  particolarmente impegnativa che interessa tante persone ma soprattutto i giovani e, di conseguenza, le famiglie. L’incidenza dei Disturbi del comportamento alimentare è notevolmente aumentata negli ultimi anni; la maggior parte delle persone identifica l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating-BED) e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati  come patologie che si verificano per lo più nelle giovani donne. Tuttavia, accanto all’età di esordio che si sta ulteriormente abbassando, alimentarsi in modo disordinato è oggi sempre più diffuso nei maschi e in ogni fascia di età, insieme all’insorgenza di nuove entità nosologiche come l’ortoressia e la bigoressia (dismorfia muscolare).
L’ Anoressia Nervosa è un Disturbo dell’Alimentazione caratterizzato da: Restrizione dell’apporto energetico relativo al bisogno, che induce un significativo basso peso relativamente all’età, sesso, evoluzione dello sviluppo e salute fisica. Un significativo basso peso è definito come un peso minore del minimo normale o, per i bambini e gli adolescenti, minore del minimo atteso. Intensa paura di aumentare di peso o d’ingrassare, o comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, nonostante un peso significativamente basso. Anomalia nel modo in cui è percepito il peso e la forma del proprio corpo; inappropriata influenza del peso e della forma del corpo sulla propria autostima, o persistente perdita della capacità di valutare la gravità della attuale perdita di peso.

Un soggetto anoressico presenta un peso sotto l’85% di quello previsto in base all’età ed alla altezza e/o l’indice di massa corporea inferiore a 17,5.
L’ortoressia nervosa è caratterizzata dall’ossessione patologica per il cibo biologicamente puro, che porta ad importanti restrizioni dietetiche. I pazienti ortoressici escludono dalla loro dieta gli alimenti che ritengono essere impuri in quanto contengono erbicidi, pesticidi o sostanze artificiali e manifestano una eccessiva preoccupazione sui materiali e le tecniche utilizzate per l’elaborazione del cibo.
Questa ossessione porta alla perdita delle relazioni sociali e ad insoddisfazioni affettive che, a loro volta, favoriscono la preoccupazione per il cibo. All’esordio il soggetto desidera migliorare il suo stato di salute, trattare una patologia o perdere peso, alla fine la dieta diventa la parte più importante della sua vita.
Oltre alla malnutrizione determinata dalla carenza di nutrienti essenziali, il disagio soggettivo e l’isolamento sociale possono comportare conseguenze di rilevanza clinica. Sviluppare un corpo sano e armonioso attraverso specifici allenamenti ed una corretta alimentazione è senza dubbio una buona prospettiva.
Tuttavia, è emerso che alcuni body builder sono spinti dal bisogno di una figura irraggiungibile; un numero crescente di giovani uomini si sentono insoddisfatti del loro aspetto. La natura di questo malcontento non risiede nel desiderio di un corpo più longilineo, come avviene più spesso nelle donne, bensì in un aspetto più grande e muscoloso. Tale patologia viene definita bigoressia (o dismorfia muscolare), I pazienti nonostante fossero molto muscolosi, erano convinti di apparire esili e deboli. Questi soggetti soffrono di disturbi compulsivi che comportano estenuanti ed incontrollati allenamenti in palestra, sprecano quantità eccessive di denaro per integratori inefficaci, si alimentano in modo inadeguato e spesso abusano di sostanze dopanti, rifiutano inviti sociali, evitano situazioni in cui il loro corpo è esposto ad altri, indossano abiti pesanti anche in estate e rifiutano di essere visti in spiaggia. La preoccupazione per l’inadeguatezza delle dimensioni del corpo o della muscolatura provoca disagio clinicamente significativo e menomazioni sociali, professionali e della sfera affettiva. Le terapie adottate si basano principalmente sul togliere l’ossessione del dimagrire, del corpo perfetto, cercando di eliminare quel disturbo di consapevolezza del proprio stato fisico correlata a modificazioni cerebrali, il cervello diventa “cieco” tanto da non percepire l’effettiva fisicità e lo stato di magrezza in cui si versa. La  cura dura circa due anni è  di fatto  basata sulla componente psicologica oltreche organica. Sono patologie dalle quali non si puo guarire da soli ma occorre una seria terapia medica ed una diagnosi precoce.

“La Basilica di San Pietro e i Giubilei”

Venerdì 06 ottobre 2016 si è svolto presso la Sala Stampa Sacro Convento di San Francesco il Meeting: ” la Basilica di San Pietro e i Giubilei” che ha visto relatore il  Dott. Alessandro Conforti, profondo conoscitore della storia della Basilica di San Pietro. All’incontro ha portato i saluti del Sacro Convento Padre Enzo Fortunato. Il Dott. Conforti ha illustrato la storia della Basilica di S. Pietro, sottolineando l’alto valore spirituale in quanto sorge sulla Tomba del Principe degli Apostoli San Pietro dove sono contenute le sue reliquie,  a partire dalla sua costruzione  avvenuta nel 380 d.c., durata per moltissimi anni e che ha visto vari progettisti susseguirsi nell’intento di dare compimento alla maestosa fabbrica, fra questi Alberti –  Rossellino; Bramante;  Raffaello, Giuliano il Giovane; Michelangiolo; il Cingoli; il Maderno; (cupola di Giacomo della Porta);il Bernini progetta la piazza come un simbolico abbraccio di San Pietro all’umanità tutta, dove la cupola rappresenta la Tiara Papale. La relazione è proseguita con una sintesi di alcuni Giubilei che hanno visto nella Basilica il centro principale del culto cattolico ed il punto di riferimento per tutti i credenti, luogo privilegiato per l’incontro con Dio, la remissione dei peccati; in quell’anno della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Il Giubileo, viene anche detto “Anno Santo”, perché inizia, si svolge e si conclude con riti sacri di particoalre solennità, oltreche destinato a promuovere la santità di vita, può essere ordinario e cioè legato a scadenze prestabilite; o straordinario se viene indetto dal Papa in occasioni particolari.

Assisi e l’acquedotto pre-romano del Sanguinone

Sabato 12 novembre c/o la chiesa di Costa di Trex di Assisi,  si è svolto il meeting ” il  Sanguinone Acquedotto grandioso e magnifico” organizzato dalla Dott.ssa Paola Bastianini Presidente del Lion Club di Assisi, con la collaborazione dell’Officer ing. Claudio Menichelli. La serata ha visto la presenza del Sindaco di Assisi Stefania Proietti che, in qualità di autrice di un libro sul tema,  ha  raccontato  ai tanti soci e amici del club la storia di questo acquedotto che ha dato acqua alla città  di Assisi circa duemila anni addietro. Partiva da Costa di Trex, raccoglieva l’acqua sorgiva dalla roccia carsica del Subasio attraverso i  tre fossi del Sanguinone, raggiungeva Assisi con un percorso ipogeo  di circa sei  km con una pendenza del due per cento. Era conosciuto come l’acquedotto di Frate Elia e arrivava fino alla Basilica di San Francesco, utilizzato per la costruzione della stessa e per le utenze conventuali, inoltre alimentava in epoca romana le  fonte di Perlici, l’anfiteatro romano e la piazza della città. Nel tempo successivo alla costruzione della basilica cessò  il suo utilizzo per la complessità della suo mantenimento e venne sostituito da altri acquedotti. Completamente interrato, realizzato in pietra con volta alla cappuccina, secondo le regole vitruviane di costruzione  pre romana ma con forti  elementi che richiamano l’architettura etrusca, come se i romani nell’epoca della loro presenza l’avessero trovato e riutilizzato per la purezza delle acque. Sottolinea Stefania  come in corrispondenza della Rocchicciola esista un castello delle  acque interrato fatto di cisterne multivano che distribuivano acqua alla città, il percorso ipogeo prosegue passando per le ex cave di pietra, segue verso porta San Giacomo e attraverso via Merry del Vall, passa sotto il prato, sotto il piazzale e arriva sotto il portale Gemino della Basilica di San Francesco, proprio sul fronte della stessa. Il sindaco Stefania nella conclusione  ha voluto dare una motivazione del motivo per cui l’acqua dell’acquedotto arrivasse proprio sotto la soglia dell’ingresso della Basilica, citando gli elementi della simbologia religiosa introdotta da Frate Elia, nominato responsabile della costruzione della basilica, che volle la facciata rivolta ad oriente con i quattro tetramorfi, esseri a guardia del tempio, posti sul rosone di facciata, e l’acqua che entra sotto la soglia del tempio come elemento di purezza. Inoltre, il sindaco ha voluto lanciare l’idea di inserire i resti visibili di tale acquedotto in un percorso archeologico-paesaggistico anche con l’utilizzo di una app che illustri la storia dello stesso.

Da addetto stampa Moreno Massucci