Lions Club e Ass. Culturale Arnaldo Fortini ” sfide ed opportunità del Terzo Settore, un sostegno concreto alla solidarietà?”

Lions Club e Ass. Culturale Arnaldo Fortini ” sfide ed opportunità del Terzo Settore, un sostegno concreto alla solidarietà?”

Si è svolto sabato 1 aprile’017 presso la sede dell’Associazione Arnaldo Fortini di Assisi il meeting sulla riforma normativa del cosidetto  “Terzo Settore”. Si è trattato di una importante azione  congiunta fra Lions Club Assisi e l’associazione Arnaldo Fortini su un tema importante che vede il volontariato al centro dell’attenzione, questo è quanto ha voluto sottolineare  la Presidente Paola Bastianini assieme al Presidente Francesco Venturi,  un impegno sinergico a favore dei tanti gruppi che operano nelle terzo settore con spirito di servizio e di solidarietà. Significativo l’intervento dell Assessore Claudia Travicelli che, oltre a portare i saluti del Sindaco Stefania Proietti, ha sottolineato il valore della riforma ma anche le criticità su cui riflettere. Una norma attesa da decenni, che potrebbe rappresentare un punto di svolta nella vita del mondo del terzo settore, che si prepara ad acquisire un riconoscimento giuridico che fino a oggi gli è mancato. La legge delega votata in via definitiva dalla Camera dei deputati dà mandato al governo di mettere ordine e semplificare l’intero settore, definendone il quadro di azione, armonizzandone le norme con un Codice del terzo settore, prevedendo un unico Registro nazionale, rivedendo la normativa sull’impresa sociale, istituendo il servizio civile universale (aperto anche agli stranieri regolarmente soggiornanti). Sarà il governo, che avrà un anno di tempo dalla data di entrata in vigore, a dare attuazione effettiva a questi principi attraverso i decreti legislativi delegati. Ci sarà spazio, quindi, fino al giugno 2017. L’ avv. Alessandro Bacchi ha voluto rappresentare lo stato delle cose prima della riforma in essere,  affermando il grande valore della possibilità di associarsi come principio fondamentale della democrazia che nasce dalla costituzione italiana. La novità sostanziale della riforma è quella delle premialità economiche e fiscali a favore delle associazioni che riusciranno a svolgere compiti e servizi nel quadro dell’impresa sociale, in sinergia con  le istituzioni pubbliche, sara la Fondazione Italia Sociale l’ente che erogherà le premialità a favore di quelle associazioni che raggiungeranno gli obbiettivi previsti dalla legge. Le associazioni dovranno essere iscritte in un unico registro unico statale suddiviso in specifiche sezioni, da istituire presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, favorendone, anche con modalità telematiche, la piena conoscibilità in tutto il territorio nazionale e con obbligo della redazione dei bilanci  con gli stessi principi delle società.

Viene introdotto il requisito della gratuità dei servizi, della democraticità, della limitatezza all’utilizzo delle deleghe nell’esercizio di voto sociale. Afferma l’ avv. Mario Tedesco che la legge è frutto di nuovi principi che appaiono innovativi e sicuramente interessanti che aprono nuove frontiere di approccio all’associazionismo. Partendo dal  primo settore lo stato, passando dal secondo settore l’economia si arriva al terzo settore quello del volontariato raggruppato in associazioni di vario tipo e genere.  E’ prevista una revisione del concetto d’Impresa Sociale, per facilitare e sostenere – secondo la visione del governo – una nuova imprenditoria sociale che si accompagni a quella esistente, prevalentemente di natura cooperativa, in grado di affrontare, con una finalità sociale, risposte ai tanti bisogni che oggi non trovano una risposta appropriata. L’impresa sociale viene fatta rientrare a pieno titolo nel complesso degli enti del terzo settore ed è definita come organizzazione privata che svolge attività d’impresa per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che destina i propri utili prioritariamente allo svolgimento delle attività statutarie adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti, e favorendo il più ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti e di tutti i soggetti interessati alle sue attività. Sono previsti limiti più stringenti riguardo alla remunerazione del capitale, la cui soglia coincide con quella prevista per le cooperative a mutualità prevalente.

Nascerà il “servizio civile universale”, primo passo per arrivare all’obiettivo fissato dal governo di 100 mila volontari l’anno. Dopo lungo argomentare nel testo c’è il riferimento alla “difesa armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica” mentre fra i giovani che potranno partecipare ai progetti sono previsti anche gli stranieri regolarmente soggiornanti. Il servizio civile riguarderà giovani dai 18 ai 28 anni, italiani e stranieri regolarmente soggiornanti, che saranno ammessi al servizio tramite bando pubblico. Quanto alle competenze, viene esplicitamente attribuita allo Stato la “funzione di programmazione, organizzazione, accreditamento e controllo del servizio civile universale”, prevedendo la “realizzazione, con il coinvolgimento delle Regioni, dei programmi da parte di enti locali, altri enti pubblici territoriali ed enti di Terzo settore”. Viene però data la “possibilità per le Regioni, gli enti locali, gli altri enti pubblici territoriali e gli enti di Terzo settore di attivare autonomamente progetti di servizio civile con risorse proprie, da realizzare presso soggetti accreditati”. Prevista attenzione alla trasparenza delle procedure di gestione e alla valutazione dell’attività svolta dagli enti accreditati, che dovrà riguardare anche i contributi erogati dal Fondo per il servizio civile. L’Avv. Mario Tedesco ha voluto concludere con l’auspicio che presto il governo emani i decreti attuativi che possano rendere  concretamente operativo quanto previsto dalla legge di riforma e definiranno definitivamente il quadro normativo.

Da addetto stampa Lions Club Moreno Massucci